Il presidente Cairo a Radio FirenzeViola ha parlato degli obiettivi del Torino, di Vanoli, del mercato e anche dell’Italia di Spalletti
Il presidente Cairo, nel giorno dell’inizio del ritiro a Pinzolo del Torino, è intervenuto a Radio FirenzeViola per parlare dei granata, del mercato, a partire dalla cessione di Buongiorno. “Come si fa crescere una società? Secondo me oggi dipende molto dall’attività del settore giovanile. Non solo dalla Primavera, che è la punta dell’iceberg, ma anche dai più giovani. È importante iniziare molto presto con i giovani. Buogiorno, recentemente ceduto al Napoli, cessione che mi è dispiaciuto fare, ha esordito con noi a 7 anni. Poi lo scouting è fondamentale, specialmente per squadre come il Torino che non hanno le risorse delle squadre con diritti televisivi e fatturati più alti. È fondamentale fare le cose bene per cercare di migliorare. La spinta viene dal vivaio, sono ottimista, anche se a volte è difficile competere con squadre che guadagnano cinque volte tanto”.
Cairo: “Siamo indietro, servono le strutture”
Sulle differenze con gli altri campionati: “Siamo indietro rispetto al calcio inglese e spagnolo, che 12 anni fa erano al nostro livello. Hanno fatto scelte migliori, hanno venduto intelligentemente i diritti del campionato all’estero, hanno avuto idee intelligenti dalla Lega. Volevo portare il capo della Lega spagnola Sabas, ma non me lo hanno permesso. Da questo punto di vista abbiamo perso terreno rispetto al 2012. Adesso dobbiamo lavorare bene con i giovani e lo scouting, ma ci sono molte nazionali con giocatori che vanno a giocare all’estero. Dovremmo migliorare le strutture, ma non solo. Ci sono società che vorrebbero costruire uno stadio ma non hanno il permesso. Stiamo costruendo un centro sportivo per i giovani, ma abbiamo dovuto aspettare molto tempo. Qualora facessimo l’U23, potrebbe essere utilizzato anche per loro. Oltre a questo abbiamo anche il Filadelfia, inaugurato nel 2017. Sono contento che sia rinato. Di natura sono ottimista, essendo imprenditore lo devo essere”.Sul cammino dell’Italia agli Europei. “Ho stimato molto Spalletti, ma sinceramente quest’anno mi aspettavo molto di più. Purtroppo, mi rendo conto che l’allenatore ha una mentalità diversa da quella di un selezionatore. Avrebbe potuto gestire le cose in modo diverso, spero possa trarre insegnamento dall’esperienza per il futuro. Ripartirà dai suoi errori”.
Cairo sull’Europa e gli obiettivi
“Secondo me, oggi, la priorità è quella di completare la squadra velocemente, partire bene possibilmente, e poi fare un campionato in cui si cerchi di fare il meglio. È presto adesso, il nostro primo obiettivo è il mercato per costruire la squadra. Poi passo passo si vedrà, però l’obiettivo è quello di fare bene e di migliorarsi. Ammiro sempre l’Atalanta, che dice sempre di dover fare prima 40 punti. Hanno l’atteggiamento giusto. Dobbiamo fare le cose bene, per tempo, senza esaltarsi, passo dopo passo”.
Cairo su Vanoli
Per il dopo Juric è stato scelto Vanoli, già nel mirino da tempo: “Abbiamo seguito Vanoli come allenatore per un bel po’ di tempo, Vagnati ha visto molte sue partite. Era il profilo che cercavamo da tempo, dopo la certa partenza di Juric dovevamo cautelarci”. Sugli obiettivi: “Secondo me, oggi, la priorità è quella di costruire una squadra velocemente, partire bene possibilmente, e poi fare un buon campionato. È presto adesso, il nostro primo obiettivo è il mercato per costruire la squadra. Ammiro sempre l’Atalanta, che dice sempre di dover fare prima 40 punti. Hanno l’atteggiamento giusto. Dobbiamo fare le cose bene, per tempo, senza esaltarsi, passo dopo passo”.
Ma quali obbiettivi,falso come giuda,ma quando te ne vai,pezzo di m. rancida,vendi e non farti più vedere,ballista cronico..
GRANDISSIMA 💩
clap clap clap ! sparisci, merd@ !